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Oltre i blocchi - L’espressione del vero sé

  • Immagine del redattore: gerardo_m
    gerardo_m
  • 10 dic 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 29 set 2021


Mettendola in termini semplici l’idea di fondo della Bioenergetica è che per difenderci da nuovi incontri col dolore attiviamo delle difese preventive. Sono proprio queste difese preventive che ci impediscono di vivere a pieno la nostra vita, di realizzare le nostre aspirazioni, di esprimere noi stessi.


Le difese preventive sono blocchi mentali, che ci impediscono di vedere in ciò che ci circonda una possibilità di cambiamento verso un maggiore benessere; al contrario, i blocchi mentali ci fanno vedere il mondo sempre allo stesso modo. È per questo motivo che questi blocchi vengono anche definiti schemi mentali ripetitivi.


Le difese preventive sono anche blocchi corporei. Sono atteggiamenti nella postura che consentono al nostro fisico di assumere un atteggiamento di difesa preventiva. Si tratta di tensioni croniche, di cui spesso non ci rendiamo neanche conto. Anche i blocchi corporei limitano la possibilità aprirci al cambiamento e di percepire la possibilità di un cambiamento per il meglio.


Blocchi mentali e corporei agiscono pesantemente a livello emotivo. I blocchi mentali impediscono di riconoscere – di “dare un nome” – alle emozioni. I blocchi corporei vanno ancora più fondo, impedendo proprio di “sentire” le emozioni, che sono prima di tutto un evento materiale che proprio nel corpo si realizza. Insomma, le difese non sono selettive: non lasciano fuori solo le emozioni negative, ma anche la possibilità di sentire ed esprimere quelle positive.


Ovviamente tutto questo non lo facciano intenzionalmente; si tratta infatti di meccanismi automatici ed inconsapevoli. Ed è proprio per questo che il cambiamento non può che essere consapevole, deve cioè prima di tutto passare per una fase in cui si riconoscono i blocchi mentali e corporei; una fase in cui, poco alla volta, si cominciano a sentire nuove emozioni, a dare loro un nome, a tradurle in desideri, aspirazioni, azioni. Da qui nasce l’indicazione della Bioenergetica di lavorare contemporaneamente su tutti e tre gli strati difensivi: sul corpo, per passare dal blocco alla fluidità; sulle emozioni, per passare dal reprimere all’esprimere; sui pensieri, per passare dalla negazione all’autoespressione.


Con il che il lavoro è solo cominciato. L’accesso più diretto all’energia del sé e l’assottigliamento delle difese generano un atteggiamento allo stesso tempo più profondo e più spontaneo e, proprio per questo, più sincero ed originale. Andare oltre le difese non consente solo la realizzazione di un potenziale di cambiamento che è finalmente accessibile, ma offre molto di più: la possibilità di creare la propria vita.

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